THE ELECTRONIC CORNER

XOTOX

Alla Scoperta dell'Esplosione Sonica della Musica di XOTOX

Andreas Davids (XOTOX) dice:

Nel tempo, ho sviluppato la mia musica incorporando suoni e strumenti

L’idea di mixare non mi piace molto

Nel mio nuovo album c’è tutto ciò che ha avuto a che fare con la pandemia

La maggior parte del lavoro si svolge al computer, attraverso effetti e strumenti digitali

XOTOX è il progetto solista EBM/industrial/power noise del musicista tedesco Andreas Davids.
In questa intervista esclusiva per ‘The Electronic Corner’ scopriremo, tra le altre cose, che anche una piccola stanza può diventare il ‘laboratorio’ di un artista di successo.

Sir Joe: A cosa si ispira il nome Xotox?

XOTOX: Ora sfaterò il mito sul nome del progetto.
È molto semplice. Sono un devoto fan dei Front 242 e possiedo una ristampa di Front to Front, credo del 1998 o 1997.
Mi aveva fatto piacere scoprire che erano ancora attivi, dato che si erano presi una pausa di qualche anno, prima di questa uscita. Quando ho aperto la scatola del cd, ho notato un piccolo testo che indicava come i Front 242 fossero vestiti esclusivamente da ‘Rotor’.
Quindi ho semplicemente sostituito la “r” con una “x”. Ecco come è nato XOTOX.
Qualche anno dopo, ho scoperto che in America esiste un marchio chiamato Xotox. Producono costumi da bagno, magliette e biancheria intima, ma io non ho nulla a che fare con loro.
Inoltre, in tedesco Xotox ha un suono molto duro, quindi ho deciso di tenerlo.
 
SJ: Come si è evoluta la tua musica da quando hai iniziato nel 1998?
 

XOTOX: Qualche settimana fa ho iniziato a rivisitare il mio lavoro, perché quest’anno ricorre il 25° anniversario del progetto.
Ho ascoltato il mio primo album e, in tedesco, descriviamo il suo suono come “sottile”. Manca di complessità e consiste principalmente di batteria e basso. Non è espansivo.
Nel corso del tempo, ho sviluppato la mia musica incorporando suoni e strumenti per creare un suono più ricco e roboante.
Inizialmente era minimale, con solo distorsione, batteria e ritmo. Ma oggi credo che includa più melodie e il suono sia più corposo.

SJ: Hai aggiunto anche qualche strumento, o utilizzi per lo più versioni aggiornate degli strumenti con cui hai iniziato?

XOTOX: Siamo ancora solo io, il computer, la workstation audio digitale e i suoni.
In passato, 25 anni fa, non potevo usare strumenti software, quindi mi affidavo solo a suoni e campioni. Ora ci sono più opzioni disponibili, come incorporare strumenti reali nel computer per creare musica.
Ma fondamentalmente, come hai detto tu, uso versioni più recenti della mia vecchia tecnologia.

SJ: Supponiamo che la tua casa discografica, la Infacted Recordings, ti dica che ha bisogno di una canzone entro la fine della giornata.
Saresti in grado di tirarla fuori facilmente o, in quanto creatore di musica power noise/industrial, hai bisogno di entrare in un particolare stato d’animo per comporre un nuovo brano?

 

XOTOX: Ad essere sincero, potrei farlo, ma probabilmente sarebbe il peggior brano che abbia mai fatto.
Non ne sarei soddisfatto perché non avrebbe sostanza, lo pubblicherei solo per metterci sopra il mio nome.
Ovviamente lo farei, se mi venisse chiesto, ma…

SJ: Ma sarebbe un riciclo di materiale vecchio e suonerebbe poco ispirato, ho capito.
Senti, come riesci a bilanciare gli elementi del power noise, dell’industrial e dell’EBM nella tua musica?

XOTOX: Direi che è tutto nella mia testa.
L’idea di mixare non m piace molto, quindi mi limito ad ascoltare. Se penso che vada bene per me, allora va bene. Se sento che è troppo forte o ha troppa distorsione, lo abbasso.
Faccio tutto a orecchio, perché sono uno della vecchia scuola. Ascolto, non guardo le frequenze o cose del genere.
 

SJ: La pandemia ha in qualche modo influenzato il tuo processo di creazione musicale o non è cambiato nulla?

XOTOX: Ho avuto la fortuna di non perdere il posto, il che mi ha permesso di continuare a lavorare. La musica rimane il mio hobby.
Tuttavia, dopo il lavoro, tutto era così tranquillo e si aveva così tanto tempo a disposizione. Devo dire che sono stato molto produttivo.
Sì, è vero che ho una figlia piccola da accudire insieme a mia moglie, ma dopo che tutto era stato fatto e la nostra piccola era a letto, avevo del tempo in più.
Non si poteva fare nulla e non si poteva andare da nessuna parte. Restare a casa era l’unica scelta possibile, quindi cosa potevamo fare? Creare musica!
Certo, ci sono state delle difficoltà quando gli asili e le scuole hanno chiuso, ed è stato difficile conciliare gli extra impegni domestici con il lavoro. Queste sfide, però, mi hanno ispirato un profondo senso di frustrazione, che ho incanalato nella mia musica.
Se ascolti il mio nuovo album, lì dentro c’è tutto ciò che ha avuto a che fare con la pandemia. A volte provavo una rabbia intensa a causa dell’incertezza e della paura per il futuro, e ho avuto il tempo di contemplare e incorporare queste emozioni nella mia musica.
Questo, in un certo senso, è stato il lato positivo della pandemia.
 

SJ: Quando pensi a un tipico fan di XOTOX, come lo descriveresti?
Non intendo fisicamente, ovviamente, ma cose tipo gli hobby, l’atteggiamento, il normale stato d’animo e così via…

XOTOX: Quando sono sul palco e guardo il pubblico, per esempio, vedo tutte quelle ragazze cyber vestite di vari colori che ballano. Vedo anche i fan della vecchia scuola industriale, in pratica vedo persone di tutte le età.
Quindi, un fan tipico dovrebbe condividere le mie ispirazioni, come l’amore per i film horror o la fantascienza, come Star Trek, per esempio.
Traggo molta ispirazione da queste fonti. E credo che, per lo meno, ai fan piacciano gli stessi film che piacciono a me.
Chiunque ascolti la mia musica dovrebbe essere in grado di relazionarsi con queste cose e di creare il proprio film nella propria mente mentre ascolta la mia musica. Alcuni hanno solo bisogno di un ritmo da ballare, mentre altri devono riflettere sul significato di ciò che sto facendo.

SJ: Che tipo di attrezzatura usi nel tuo studio per registrare e mixare?

XOTOX: Per la registrazione, ho una tastiera MIDI per la mia workstation audio, e un microfono.
Ho anche un campionatore Akai, un Unosynth, un Elmyra, che è un sintetizzatore drone, e alcuni drum pad per le performance dal vivo.
La maggior parte del lavoro, circa il 95%, si svolge al computer, attraverso effetti e strumenti digitali.
Incorporo suoni extra dall’Elmyra, che uso per creare dei rumori che poi modifico, taglio e sovrappongo.
Mi piace l’hardware, ovviamente, ma non ne ho molto a causa dello spazio limitato di questa stanza.
Infatti, bisogna considerare la spesa e la frequenza di utilizzo. Per questo motivo, se c’è una versione digitale di qualcosa che mi piace, compro quella.

SJ: Usi registrazioni ambientali nel tuo processo di sound design?

XOTOX: Ho un’attrezzatura per le registrazioni ambientali e a volte la porto con me in vacanza, per fare delle registrazioni. Finora non le ho ancora utilizzate, ma potrei farlo.

SJ: Puoi condividere qualche tecnica esclusiva o non convenzionale che utilizzi durante il processo di registrazione o post-produzione, ammesso che tu ne abbia?

XOTOX: Non so se sia una cosa esclusivamente mia, ma a me piace modificare le mie batterie con l’editor integrato di Ableton Live. Basta usare il mouse per puntare e cliccare, per la cassa e per tutte le altre batterie.
Potrei continuare a farlo per ore e giorni, mi piace molto. Ci sono modi più semplici per creare ritmi, ma forse sono un po’ all’antica e preferisco farlo in questo modo.
Va in loop per ore, e mia moglie impazzisce a causa del suono ripetuto.
Dopo 1 o 2 ore, dico: “Ok, questo è il ritmo giusto”. Non so se lo userò, ma mi piace fare i beat alla vecchia maniera.

(Ora ti invito a guardare il seguente video, a partire da 15:58. Ci viene la possibilità di vedere dove nasce la magia della musica di XOTOX).

Ringraziamo Andreas Davids, alias XOTOX, per la bella intervista.

Non dimenticare di dare un’ochiiata al suo sito ufficiale

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