Depeche Old Sir Joe

DEPECHE OLD

SIR JOE

Nella seconda metà degli anni Ottanta ho avuto la straordinaria opportunità di assistere Giorgio Minale nella gestione del fan club ufficiale italiano dei Depeche Mode. Questo mi ha permesso di incontrare la band in numerose occasioni, negli studi di registrazione, in albergo o in camerino alla fine dei concerti.

Potermi non solo immergere nella loro musica, ma anche in piccolissima parte all’interno della loro vita privata è stata un’esperienza incredibilmente formativa durante la mia giovinezza, e ha fatto nascere in me il desiderio di realizzare un giorno un album tributo.

Ebbene, quel giorno è finalmente arrivato e, anche se non riuscirò mai nemmeno ad avvicinarmi al loro livello di maestria, spero che i miei sforzi vengano apprezzati.

L’album è disponibile sulla maggior parte delle piattaforme di streaming, ad eccezione di Amazon Music e Apple Music per questioni di licenza.

Puoi leggere come e perché ho iniziato a fare musica nella pagina la musica di Sir Joe

Depeche mode tribute: DEPECHE OLD - SIR JOE

Come ho scritto nella descrizione del singolo, sono pienamente consapevole che il titolo originale sia “Fly on the Windscreen”, ma ho deciso di cambiarlo leggermente per riflettere ciò che viene effettivamente detto nel testo.

Il brano originale è incluso nell’immortale album “Black Celebration”, pubblicato nel 1986.

Mi è occcorso un po’ di tempo per apprezzare appieno questo brano, ma una volta capito, è diventato subito uno dei miei preferiti dei Depeche Mode. 

Così come “Fly on the Windscreen” in “Black Celebration”, è il secondo brano dell’album “Ultra”, pubblicato nel 1997.

Quando ho ascoltato per la prima volta il brano originale degli ‘Sparks’, non avrei mai immaginato che qualcuno sarebbe riuscito a crearne una versione persino migliore. Tuttavia, Martin Gode è riuscito in questa impresa!

Ecco perché la mia cover non ha come riferimento l’originale, bensì l’eccezionale interpretazione di Martin inclusa nel suo album “Counterfeit EP”, pubblicato nel 1989.

Sono state pubblicate numerose versioni di questa canzone, ma sai una cosa? La mia preferita è l’interpretazione di Martin Gore!

Non è un brano facile da cantare perché richiede un grande coinvolgimento emotivo, ma mi sembra di aver fatto un discreto lavoro.

Devo avere un’ossessione per la seconda traccia degli album dei Depeche Mode, visto che qui ne abbiamo un altro esempio, tratto dall’album ‘Some Great Reward’ (1984).

Sono abbastanza soddisfatto della prestazione vocale, ma a livello di scelta dei suoni ora credo che avrei potuto fare scelte migliori.

Il fatto che un brano così bello non sia stato inserito in ‘Violator”‘ ma sia stato pubblicato solo come lato B è una chiara dimostrazione della magnificenza di quell’album!

Suonarla e cantarla per questo album è stata una vera gioia.

Devo ammettere che ero terrorizzato all’idea di cantarla e, anche dopo averla finita, non ero certo sull’opportunità di includerla nell’album. Tuttavia, quando l’ho fatta ascoltare ad alcuni amici prima di pubblicare l’album, quasi all’unanimità l’hanno elogiata come la mia migliore performance vocale e la loro canzone preferita dell’album.

Questo dimostra (non che avessi bisogno di altre prove) che non sono bravo a giudicare il mio lavoro e a dargli un voto 🙂

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