THE ELECTRONIC CORNER

Bros Alenski

Esperienze Personali Raccontate in Musica

Bros Alenski dice:

Sono cresciuto in una famiglia poligama

Non si dovrebbe passare all’Afrobeat solo perché è di moda

Molta gente pensa che FL Studio sia un software non professionale

La registrazione della mia voce è un processo semplice 

Bros Alenski è un cantante e rapper nigeriano con molte storie da raccontare, per lo più derivanti dalla sua infanzia travagliata.
Conosciamolo meglio in questa intervista per The Electronic Corner.

Sir Joe: Sappiamo che usi le amare esperienze della tua vita come ispirazione per i tuoi testi. Ti spiace approfondire questo aspetto?

Bros Alenski: Da bambino ho avuto molte esperienze amare. Non ho ricevuto l’amore paterno e materno, perché sono cresciuto in una famiglia poligama, quindi ho dovuto affrontare molte sfide.
Tutte queste esperienze e sfide sono il motivo per cui sono diventato un rapper. Le mie canzoni sono fatte di questo.
Credo che dietro ogni canzone ci debba essere una storia. La tua voce dovrebbe essere una storia. Il tuo ritmo dovrebbe essere una storia.
Non voglio ascoltare canzoni che non abbiano una storia, e le mie canzoni sono la storia della mia vita.

SJ: In che modo la canzone “Unconditional love” di Tupac ti ha ispirato a diventare un rapper?

 

Bros Alenski: In realtà, ho sempre voluto fare il pilota. Crescendo, non ho mai pensato di diventare un musicista perché non ho mai amato la musica rap.
Il giorno in cui ho ascoltato per la prima volta la canzone “Unconditional Love” di Tupac, però, ho capito che dovevo amare me stesso a prescindere dalle condizioni.
A causa dei miei problemi familiari e della mancanza di amore da parte dei miei genitori, mi odiavo per essere così infelice.
Tuttavia, dopo aver ascoltato quella canzone, ho capito che se vuoi che le persone ti amino, devi prima amare te stesso.
Ho anche capito che potevo cantare e scrivere le mie canzoni, e da quel giorno il mio approccio alla vita è cambiato completamente. Questo è il motivo per cui sono un musicista.

SJ: I rapper sembrano essere numerosi in Nigeria, o forse ho questa impressione perché uno di loro usa il mio stesso nome d’arte, Sir Joe.
Pensi che la maggior parte di loro condivida la tua stessa motivazione a fare musica?

Bros Alenski: Hai ragione, ci sono molti rapper in Nigeria, ma non so se condividono la mia stessa motivazione a fare musica.
La mia impressione è che molti rapper in Nigeria stiano passando dall’Hip Hop all’Afrobeat. Conosco molti rapper che ora fanno Afrobeats.
Molti pensano che l’Hip Hop sia morto e che la musica rap sia morta in Nigeria, quindi vogliono fare Afrobeat.
Infatti, continuano a dirmi: “Se vuoi crescere, se vuoi sfondare con la musica in Nigeria, devi fare Afrobeat”.
Tuttavia, io credo nell’Hip Hop, perché sono diventato un artista grazie all’Hip Hop, grazie a Tupac, quindi non credo di dover cambiare, perché ho una storia da raccontare.
Non credo che passare all’Afrobeat sia la soluzione. Per me, se credi nell’Hip Hop e nella musica rap, non dovresti passare così facilmente alla musica afrobeat solo perché è di moda.
È vero che l’Afrobeat è ciò che la gente vuole ascoltare in Nigeria in questo momento, quindi non biasimo quelli che cambiano genere. Tuttavia, a prescindere da ciò che pensa la gente, io so che l’Hip Hop non è morto e che la musica rap non è morta. Io credo nella musica rap.

SJ: Sappiamo già che “Unconditional Love” ha avuto un ruolo fondamentale nel tuo percorso di musicista. Tuttavia, c’è ancora una cosa che mi incuriosisce: Se non avessi avuto la possibilità di essere esposto alla musica americana, pensi che il destino ti avrebbe fatto diventare comunque un rapper? E se così non fosse, cosa saresti diventato?

 

Bros Alenski: Come ho già detto, ho sempre voluto fare il pilota, ma i miei genitori non potevano permettersi di iscrivermi a una scuola, quindi ho dovuto trovare una strada diversa e ho scoperto che potevo scrivere le mie canzoni e cantare i miei testi.
Questa scoperta, però, è avvenuta solo perché sono stato esposto alla musica americana e in particolare a “Unconditional Love”. Credo che quell’esposizione sia stata la molla che mi ha spinto a diventare un musicista.

SJ: Il tuo ultimo singolo si chiama “Be Alive”, ossia “Sii Vivo”. Cosa significa per te essere vivo in questo momento?

Bros Alenski: La canzone ‘Be Alive’, che è stata pubblicata il 5 gennaio su Spotify, Apple Music e altre piattaforme, parla di quelli che corrono molti rischi per cercare di fare soldi, senza rendersi conto che se vuoi fare soldi, prima devi essere vivo.
Anche se so che tutti abbiamo bisogno di soldi per sopravvivere, per fare soldi bisogna essere vivi.
Uno dei motivi per cui questa canzone è così speciale per me è che le iniziali del titolo, B e A, sono le stesse del mio nome d’arte, Bros Alenski.
Un altro motivo è che è la prima canzone che ho pubblicato nel 2024, e sono molto soddisfatto sia del testo che della musica. Invito tutti ad ascoltare questo brano.
 

SJ: Tu usi FL Studio per registrare il tuo materiale. Cosa ti ha spinto a scegliere questa DAW rispetto ad altre?

Bros Alenski: Molta gente pensa che FL Studio sia un software economico e non adatto ai professionisti, ma io non sono affatto d’accordo. Per me ha un buon suono ed è facile da usare.
Quando ho deciso di fare musica e di utilizzare un software, ho chiesto suggerimenti a Google e il primo risultato è stato FL Studio, ed è stato subito amore.
So che ci sono tante applicazioni fantastiche per fare musica, ma FL Studio è perfetta per le mie esigenze.

SJ: Come registri ed elabori la voce?

Bros Alenski: La registrazione e l’editing della mia voce sono  processi semplici. Non sono un grande ingegnere del suono e ho dovuto imparare a fare tutto da solo, perché non potevo farmi aiutare da nessuno.
Mi sono rivolto a diversi studi, ma erano troppo costosi per registrare un’intera canzone, quindi ho pensato che sarebbe stato meglio investire dei soldi in qualche strumento che mi permettesse di registrare da me le canzoni, perché ho intenzione di rimanere a lungo nell’industria musicale.
Ho guardato molti video su YouTube e ho imparato a fare musica. Come ho detto, non sono un grande ingegnere del suono, quindi il mio flusso di lavoro è molto semplice.
Registro la voce, creo il beat e poi la prima cosa che faccio alla voce è applicare un equalizzatore per tagliare i bassi. Poi applico un de-esser per rimuovere alcuni dei suoni più sibilanti e aggiungo un compressore.
A volte utilizzo anche un po’ di Autotune. È una catena di effetti molto semplice.

SJ: Qual è il problema tecnico che riscontri più spesso durante il tuo processo di registrazione?

Bros Alenski: A essere onesto, il problema più grande che ho nel fare musica è che la maggior parte delle volte mi ritrovo con voci troppo acute, quasi penetranti per le orecchie.
Non so se sia colpa del microfono che uso, ma questa è la mia sfida più grande. Uso degli effetti per assicurarmi che le frequenze alte delle voci si fondano con il mix, in modo che la canzone possa suonare molto equilibrata e gradevole … però sto ancora imparando.

(Ora ti invito a guardare il seguente video, a partire dal minuto 11:41, perché avremo un tutorial dettagliato su FL Studio).

Ringraziamo Bros Alenski per la stimolante intervista e gli auguriamo il meglio.

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